¿Firmar o no firmar?

Non preoccupatevi: nonostante il titolo, non stiamo per parlarvi di contratti o altre noiose burocrazie
Il titolo deriva, in realtà, da qualche domanda che abbiamo ricevuto ultimamente, sull’opportunità di “firmare” o meno i propri ricami.
Posto, ovviamente, che non ci sono regole fisse, ma tutto dipende dal nostro gusto personale, dal nostro desiderio di personalizzare queste piccole opere d’arte, spesso frutto di un grande sforzo a “rubare” un po’ di tempo qua e là per dedicarsi a loro, tra i nostri mille impegni quotidiani, firmare i nostri ricami può sicuramente essere un’ulteriore dimostrazione di tutta la passione che dedichiamo alla loro creazione. Quindi, ecco qui di seguito i nostri personali consigli per lasciare il vostro autografo sui vostri preziosi ricami: firmate solo col vostro nome, evitando il cognome, e aggiungendo solo l’anno in cui è stato eseguito il ricamo. Nel caso la vostra piccola opera d’arte abbia richiesto più anni per essere portata a termine, indicate solo l’ultimo anno.
Naturalmente, anche se la firma è un potente richiamo all’autrice (o l’autore) del ricamo, vale la regola della discrezione Per questo, vi suggeriamo di ricamare il vostro nome e l’anno in uno degli angoli inferiori del lavoro (meglio quello destro, guardando il ricamo di fronte), usando un semplice punto scritto a uno o, al massimo, due fili, del colore dominante del ricamo, oppure proprio dello stesso colore del ricamo, se questo è un mono-colore

Infine, un altro piccolo suggerimento: se non siete convinte di procedere con la classica firma, potete comunque personalizzare il vostro ricamo semplicemente applicando uno di questi piccoli, deliziosi e irresistibili, cuoricini dorati o argentati.

Un modo chiaro e discreto al tempo stesso, per sottolineare, una volta in più, quello che spinge tutte noi a ritagliarci un po’ di tempo per ricamare: la passione che viene dal cuore, appunto!

Un abbraccio a tutte